mercoledì 24 ottobre 2012

Ode al calcio italiano

Ode au foot italien
Pubblicato in Francia il 10 ottobre 2012
Traduzione di Claudia Marruccelli
Dobbiamo continuare ad amare il calcio italiano, è sempre uno spettacolo!
Qualche anno fa l’Italia era il cuore pulsante del calcio europeo e il derby milanese era uno degli incontri più attesi. Lo scorso fine settimana, sono stati in pochi a seguire l’incontro Milan-Inter, preferendo piuttosto le partite dei campionati spagnoli e inglesi. E ora il Paris Saint Germain è in grado anche di comprare i due migliori giocatori del Milan. Dobbiamo però continuare ad amare il calcio italiano, così ricco di un sacco di episodi degni del miglior cinema.

Cristiano Doni

1. Giocatori titolari: arriva la polizia e Doni tenta la fuga in mutande

19 dicembre 2011. Natale è alle porte. Cristiano Doni (allora) giocatore storico dell’Atalanta, decide di non aspettare l’apertura dei regali e tenta la fuga. Il migliore attaccante della storia del club calcistico bergamasco è implicato nella vicenda delle partite truccate, il cosiddetto “Calcioscommesse». Dopo qualche mese d’indagini, la polizia italiana decide di fare visita a Doni e suona alla porta invece di calarsi dal camino. Purtroppo Cristiano Doni risponde: “Sto arrivando”, ma poi tenta una rapida fuga. Senza pantaloni e con solo i calzini, si dirige velocemente verso il garage per scappare in macchina. Non farà neanche in tempo a mettere in moto che verrà arrestato in mutande.

Marco Paoloni in manette

2. I portieri: Paoloni droga i suoi compagni di squadra

Si tratta sempre di “Calcioscommesse”. Numerose partite di serie B e serie C sono state truccate con l’aiuto dei calciatori, anche quelli semi professionisti, attirati dall’idea di arrotondare i propri ingaggi. Se dovessimo assegnare l’Oscar del miglior attore protagonista a uno di loro, il premio andrebbe senza alcun dubbio a Marco Paoloni, portiere della Cremonese, che ha fatto proprio una gran cavolata per assicurarsi il pareggio richiesto dagli scommettitori. Paoloni è andato molto più in là del suo compito, somministrando dei sonniferi ai suoi compagni di squadra nella partita contro la Paganese, in modo da aumentare le possibilità di sconfitta della propria squadra.
Claudio ranieri in conferenza stampa

3. Gli allenatori: il monologo di 7 minuti di Ranieri

Claudio Ranieri è un uomo taciturno e con delle idee precise. Non ha l’esuberanza di Trapattoni, ne’ l’abitudine di insultare come Malesani. All’estero con il Valencia e il Chelsea si è trovato bene e ha lasciato un buon ricordo di sé dove è passato. Esasperato dall’inizio di stagione della Roma, la sua squadra preferita, Ranieri è sceso nella fossa dei leoni per sette minuti di fronte ai giornalisti. L’allenatore, attualmente al Monaco, ha fatto un monologo eroico e animato, ricco di un’intensità retorica accesa. Puntando il dito, e con lo sguardo torvo, si è lasciato andare con onestà, difendendo la sua squadra e rispondendo a tutte le accuse dei giornalisti. Ha ripetuto più e più volte con enfasi: “Non sono delle scuse. Questa è la REALTA’” Questa è stata la sua video conferenza.
Fuga di De Laurentiis in scooter

4. I presidenti di società: De Laurentiis: “Siete solo dei pezzi di merda”

In Italia più che altrove, i presidenti di società hanno un posto privilegiato tra i media. E, in un paese dove il calendario calcistico viene trasmesso in diretta, è possibile assistere a scene inedite quando questo bel mondo si ritrova tutto assieme. All’inizio della stagione 2011-2012 il produttore cinematografico Dino De Laurentiis, presidente del Napoli (non a caso), non ha accolto bene il calendario delle partite della sua squadra: “Siete solo dei pezzi di merda, torno a fare film”. Senza battere ciglio, è uscito dall’edificio e se ne è andato in sella al primo scooter di passaggio.

Moreno Torricelli

5. I selezionatori: Torricelli ex magazziniere in una fabbrica di arredamento

Se gli italiani hanno il gusto dello scandalo, occorre anche sottolineare che i selezionatori di calcio ci vedono bene. D’altro canto, per capirlo basta considerare i capitali guadagnati queste ultime stagioni dall’Udinese, dal Napoli o dal Palermo, con i loro gioielli sudamericani. All’inizio degli anni ’90, Moreno Torricelli fa il magazziniere in una fabbrica di arredamenti. Dopo un onesto inizio nei campionati regionali lombardi, continua a trascinarsi quell’aria da pirata nelle partite a livello amatoriale. Nella primavera del 1992, la Juventus lo convoca per un provino, dopo aver impressionato Giovanni Trapattoni, allenatore della Juve di Platini. Reclutato nella scia, “Geppetto” come l’ha soprannominato la stampa italiana, è assunto in pianta stabile tra gli undici e ottiene la coppa UEFA alla fine della stagione 1992/1993 con la Vecchia Signora.
"Lancio" dello scooter

6. I tifosi (prima parte): lancio di scooter a Milano

Il 6 maggio 2001, qualche ora prima dell’inizio della partita, si accende un diverbio, vicino allo stadio Giuseppe Meazza, tra gli ultras dell’Inter e quelli dell’Atalanta. Le forze dell’ordine separano i rivali ma nel tumulto, i tifosi milanesi s’impossessano dello scooter di un bergamasco. Un quarto d’ora prima della fine della partita, quando nello stadio iniziano ad aprire piano piano gli accessi per permettere agli spettatori di uscire, qualcuno porta sugli spalti del Meazza lo scooter e lo lancia sulla tribuna che ospita i tifosi ospiti. In uno scenario surreale, si vedono gli interisti sollevare il mostro e lasciarlo cadere pesantemente sulla sottostante tribuna. Più paura che altro, nessun tifoso è rimasto ferito. Saranno i calciatori a pagare i danni, giocando a porte chiuse fino a fine stagione.
I giocatori si tolgono la maglietta per accontentare i tifosi


7. I tifosi (parte seconda): Strip-tease della vergogna per il Genoa

Alla conclusione del primo tempo quando la modesta squadra del Siena sta vincendo 4-0, il Genoa è costretta trovare un compromesso con degli ultra particolarmente influenti. Di ritorno dagli spogliatoi, la partita viene interrotta da numerosi lanci di fumogeni e manca poco che i tifosi invadano il campo. Essi hanno una strana richiesta da fare ai calciatori: abbandonare il campo levandosi la maglietta di cui non sarebbero degni. La maggior parte dei giocatori li accontenta, prima che l’attaccante Giuseppe Sculli si lanci in una coraggiosa arringa per convincere le orde degli ultras a far proseguire la partita

La "Coverciano francese"

8. La selezione nazionale: arresto di prima mattina alla Clairefontaine italiana

Finiamo ancora con il “Calcioscommesse”. Così come fa la nazionale francese a Clairefontaine, la squadra italiana ha l’abitudine di andare in ritiro a Coverciano, il Centro Tecnico Federale di Calcio a nord di Firenze. La scorsa primavera, i giocatori di Cesare Prandelli si stanno allenando per gli Europei 2012 al riparo degli scandali sempre più legati alla vicenda. La mattina del 28 maggio, Domenico Criscito, difensore convocato in nazionale, e titolare nel Genoa, viene destato in maniera inconsueta. La sveglia sta suonando alle 6.30 quando arrivano le auto della polizia. In Italia questo si chiama un blitz: un’operazione breve e furtiva con lo scopo di ottenere un risultato. La stampa giustamente era stranemente presente, pronta a accompagnare le sirene con i loro flash al momento dell’ingresso nella camera di Criscito e della sua perquisizione. Il calciatore verrà escluso dai campionati europei per essere poi scagionato al suo rientro.

L’Italia, ancora impantanata nella corruzione

L'Italie, toujours gangrenée par la corruption

di Ariel Dumont
Pubblicato in Francia il 17/10/2012
Traduzione di Claudia Marruccelli
Quando non sono arrestati per appropriazione indebita di fondi pubblici, sono accusati di collusione con la mafia. Negli ultimi mesi i giudici italiani hanno un bel po’ da fare. A Milano, Domenico Zambetti, assessore regionale del Pdl, il partito fondato nel 2008 da Silvio Berlusconi, è stato arrestato per complicità con la piovra. Assessore alla Casa per la regione Lombardia, è accusato di aver comprato quasi 4.000 voti alle elezioni amministrative del 2010 a 50 euro l’uno. Lo scandalo milanese Milano anche il potentissimo governatore della Lombardia. Appoggiato dalla Lega Nord e fervente cattolico, Roberto Formigoni, che ha fatto voto di castità, è accusato di aver ricevuto denaro/mazzette dall'uomo d'affari Pierangelo Daccò.

Roberto Formigoni

Jet privati​​, yacht e Caraibi
Secondo i magistrati incaricati delle indagini, la regione Lombardia in cambio non avrebbe lesinato in aiuti economici, tratti da fondi pubblici, a favore della clinica Maugeri di proprietà di Pierangelo Daccò. Tra il 2002 e il 2011, quest’azienda avrebbe beneficiato di 196 milioni di finanziamenti regionali. Le quote destinate alla partecipazione alla spesa sanitaria, sono state invece dirottate su conti personali di Pierangelo Daccò, caro amico del governatore.
In cambio, l'uomo d'affari aveva pagato di tasca propria le spesucce di Roberto Formigoni, permettendogli di fare la bella vita: vacanze ai Caraibi, noleggio di aerei privati ​​e yacht, oltre ad alcuni week-end nelle principali capitali europee. Più qualche spicciolo per le mance. Mollato dalla Lega Nord, vessato dal Pdl e dal Partito Democratico, fischiato dai suoi concittadini che hanno manifestato lunedì davanti agli uffici della Regione, Roberto Formigoni finalmente ha mollato. Per il momento, il governatore dimissionario non è stato ancora incriminato, ma è questione di tempo.



Batman campione di fatture false
Al centro dello stivale, nel Lazio, un altro scandalo per appropriazione indebita di fondi pubblici ha fatto saltare tutto il Consiglio Regionale. Al centro di questa c’è vicenda Franco Fiorito, ribattezzato "Batman" dai suoi amici. Dopo aver flirtato con l'estrema destra, quest’uomo, 1,90 metri per 170 chili, nel 2008 è stato eletto capogruppo parlamentare regionale del Pdl. Come tale, egli aveva le chiavi della cassaforte contenente 8 milioni di euro di fondi regionali destinati alle "relazioni elettorali". Dopo aver prelevato la bellezza di 750.000 euro per soddisfare le sue esigenze personali, Batman aveva anche pagato le fatture - per lo più false, di numerosi consiglieri regionali del Pdl. Per esempio, alcuni consiglieri sono stati rimborsati della spesa fatta al supermercato! Amante della bella vita, Franco Fiorito organizzava anche feste in costume, in cui politici travestiti da legionari e senatori romani, palpavano giovani vergini vestali. L'uomo si era anche fatto regalare dai contribuenti una Smart e una 4x4. Errore di taglia, poiché l'auto è troppo piccola per un uomo delle dimensioni e del peso di Batman! Di fronte alla portata dello scandalo, il governatore Renata Polverini è stata costretta a dimettersi dieci giorni fa. Senza essere coinvolta, la signora sponsorizzata alle elezioni del 2008 da Silvio Berlusconi, non ha avuto scelta, i consiglieri dell'opposizione hanno minacciato di gettare la spugna per costringerla a lasciare la scena politica. Un'opposizione che a lungo ha chiuso gli occhi sui traffici finanziari di Batman, malversazioni che non potevano essere completamente ignorate.

Franco Fiorito

Pena capitale virtuale per i politici corrotti
La scorsa settimana, un altro scandalo ha riempito la cronaca quando il ministro degli Interni ha deciso di sciogliere il Consiglio Comunale di Reggio Calabria, capoluogo della Calabria. L'area sotto l’influenza della mafia stende i suoi tentacoli su tutta l'economia locale, a partire dal trattamento dei rifiuti e il mercato ortofrutticolo. In attesa delle elezioni che dovrebbero avere luogo entro un anno e mezzo, l'amministrazione è affidata a un alto funzionario nominato dal governo di Mario Monti. Italiani si dicono stanchi di questa corruzione diffusa che continua a impantanare i partiti politici 20 anni dopo l’operazione "mani pulite". Una stanchezza che rischia cambiare le carte alle elezioni legislative di aprile, e poi a quelle regionali che si terranno probabilmente entro la fine dell’anno per il Consiglio Regionale del Lazio dimissionario. Il decadimento dei partiti politici non può che dare una mano al movimento "5 stelle", fondato lo scorso anno dal comico genovese Beppe Grillo. Reclamando la pena capitale virtuale per i politici corrotti, questo movimento rappresentato da uomini e donne senza alcuna esperienza politica è già accreditato del 17,2% delle intenzioni di voto nei sondaggi. Quasi quanto il Pdl, che supera il 18% circa dopo aver dominato per un lungo periodo la politica transalpina, l’epoca dello splendore del Cavaliere.

martedì 16 ottobre 2012

Strade al femminile

Noms de rues: et les femmes?

Di Ariel F. Dumont
Pubblicato in Svizzera l'8 ottobre 2012
Traduzione di Claudia Marruccelli per Italia Dall'Estero

Solo quattro strade su cento sono dedicate al gentil sesso nel paese dei nostri vicini. Una docente di geografia protesta contro la mancanza di visibilità e si rivolge alle autorità.




Ridotte al rango di belle statuine nelle trasmissioni televisive, relegate in secondo piano sulla scena politica sia dalla destra che dalla sinistra, le italiane non hanno nemmeno la possibilità di dare il proprio nome a una strada.
Un paradosso, perché al di là delle Alpi, gli uomini italiani sono piuttosto noti per la loro predilezione per le donne donne. A modo loro però. Vale a dire, senza dare loro troppo spazio, e soprattutto visibilità. La riprova sono i risultati dello studio pubblicato dal gruppo Facebook "Toponomastica femminile", che ha fatto un censimento dei nomi delle strade italiane. Le cifre parlano da sole: solo quattro strade su cento sono dedicate al gentil sesso. E non è tutto: la priorità va alle sante e alle beate, alle martiri e, in ultimo, alle rappresentanti della nobiltà come la Regina Margherita.
Un esempio? A Roma, solo 336 strade su 14.270 portano un nome di donna, tra cui 142 sono dedicate a sante e altre figure femminili del calendario gregoriano. Inaccettabile per Maria Pia Ercolini, professore di geografia della scuola media superiore a Roma, che ha deciso di prendere le cose in mano. "Qualche tempo fa, una studentessa mi ha chiesto: “Perché non siamo mai citate nei nomi delle strade? Quel giorno, nella mia testa è scattato qualcosa", ricorda Maria Pia Ercolini. Nel mese di gennaio, ha aperto una pagina su Facebook dal titolo "Toponomastica femminile". Obiettivo: censire i nomi delle strade per scendere in campo/partire all’attacco, cifre alla mano.
Da allora, il gruppo ha raccolto più di 4000 iscritti. Approfittando della Giornata internazionale della donna l'8 marzo scorso, il gruppo ha lanciato una massiccia campagna di sensibilizzazione proponendo l’intitolazione di tre strade a delle donne. "Abbiamo chiesto al Parlamento di assegnare nomi femminili alle strade dei nuovi quartieri." Parallelamente, Maria Pia Ercolini e i cuoi compagni di viaggio, hanno contattato vari consiglieri municipali italiani. "Alcuni sono rimasti sorpresi e hanno detto di non essersi mai accorti di nulla e oggi sono disposti a far cambiare le cose. Staremo a vedere ... ", dice Maria Pia.



Pressione sui politiciDurante il fine settimana, il gruppo ha organizzato una conferenza a Roma. E’ l’opportunità per parlare della pressione che intendono fare sulle collettività locali "affinché i nomi di tutte le aree urbane siano equamente distribuiti tra uomini e donne, al fine di eliminare il lato sessista che caratterizza l'attuale sistema."
To be continued ...

Filantropia e pornografia


Sauver des pandas en regardant des films X

di Edouard Dropsy
Pubblicato in Francia il 1 ottobre 2012
Traduzione di Claudia Marruccelli per Italia dall'Estero



Due italiani provano a lanciare una piattaforma di video pornografici la cui pubblicità contribuirà a finanziare progetti filantropici.
Il sesso può salvare l'Amazzonia. È questa la premessa di due imprenditori italiani, Riccardo Zilli e Marco Annoni. Il primo urbanista e il secondo dottore di ricerca in filosofia, propongono di utilizzare i ricavi pubblicitari legati alla pornografia su Internet, che secondo loro ammontano ad almeno 100 miliardi di dollari all'anno, per finanziare progetti filantropici. "Se guadagnassimo anche solo l'1% di ciò che produce la pornografia, v‘immaginate la quantità d’iniziative che potrebbero essere finanziate con un 1 miliardo di dollari?" è la domanda che lanciano sul sito Youphil.
Il principio? Come su piattaforme video come YouTube o Dailymotion, gli utenti possono caricare, visualizzare e condividere contenuti, di natura pornografica. Nel momento in cui caricano un video, i membri della comunità Come4, dal nome del progetto, dovranno scegliere un progetto di "beneficenza", come la protezione dei panda o lo sviluppo dell’accesso all'acqua potabile. I ricavi pubblicitari generati dal numero delle visioni del video saranno devoluti direttamente all'organizzazione prescelta. La prima fondazione che ha aderito è Asta Philpot, un'organizzazione britannica che promuove la sessualità delle persone disabili e che ha dato vita al film Hasta la vista.

Etica e pornografiaPer realizzare il loro progetto, i due imprenditori stanno facendo ricorso al “crowdfunding”, il finanziamento di progetti da parte degli utenti Internet, attraverso il sito web Ulule. Come4 viene qui definita come "sito che tratta di pornografia e etica". Restano 41 giorni ai due imprenditori per trovare i 7.600 euro rimanenti, sui complessivi 10.000 necessari per sviluppare il loro progetto. Definendo il loro sito web come "un progetto senza scopo di lucro", Marco e Riccardo spiegano che una piccola percentuale del denaro proveniente dalla pubblicità sarà utilizzata per la manutenzione del sito. Loro stessi non ci guadagneranno nulla.
Per dimostrare che hanno a cuore il benessere virtuale dei propri utenti, Riccardo e Marco si sono assunti numerosi impegni: la trasparenza finanziaria delle entrate e la loro destinazione, il rifiuto di creare un database e inviare spam, proporre contenuti eticamente corretti, che escluderanno zoofilia, pedofilia e necrofilia e assicurano che tutti i video saranno filtrati prima della loro pubblicazione.
Intervistati sull'argomento, i due soci dicono di credere nella compatibilità tra etica e pornografia. Nel loro video promozionale, insistono sul fatto che dobbiamo "rivedere le critiche tra Internet e la sessualità". Come filosofi, citano Woody Allen: "Il sesso senza amore è un'esperienza priva di significato, ma di tutte le esperienze senza senso, è una delle migliori."

Guardate l’Italia francesi, e tremate


Regardez l'Italie, tremblez pour la France

di Laurent Lafont
Pubblicato in Francia il 3 ottobre 2012
Traduzione di Claudia Marruccelli per Italia Dall'Estero

La Francia, che prima o poi sarà presa di mira dai mercati finanziari per la sua incapacità di contenere i propri conti, dovrà decidersi a seguire il percorso avviato dall'Italia.



Pochi giorni fa, l'Organizzazione per la Cooperazione e lo Sviluppo Economico (OCSE) ha fornito un aggiornamento sullo stato di avanzamento delle riforme strutturali avviate in Italia. L'istituzione in realtà ha dato la propria approvazione al governo Monti, ricordando al paese che la trasformazione in corso e la messa in atto degli sforzi richiedono costanza.
Tra le righe, però l'OCSE è preoccupata che l'Italia possa mettere un termine ai propri sforzi nel 2013, quando il Presidente del Consiglio lascerà l’incarico. Il ritorno della politica fa paura, così come la possibilità che l'amministrazione decida di bloccare ogni passo in avanti già fatto. Secondo il quotidiano Il Sole 24 Ore, quasi 350 dei 400 testi adottati dal Parlamento, da quanto l’ex commissario europeo è al posto di comando, non hanno ancora ricevuto le autorizzazioni amministrative necessarie per la loro attuazione.
Tra l’altro la riforma del lavoro, che mira a ridurre il divario tra lavoro precario e impiego tutelato, viene percepita molto male da parte dei sindacati e della classe politica, ancora molto conservatrice. Proprio in questo periodo, alcuni gruppi stanno cercando di organizzare un referendum sull’abrogazione della legge in questione. Questo imbroglio italiano dovrebbe farci riflettere sul futuro della Francia nel breve e medio termine.
Jean Marc Ayrault
Attualmente, il nostro paese gode ancora di bassi tassi di interesse che consentono di contenere la crescita del debito. Ma come giustamente dice Nicolas Baverez [membro del comitato di etica imprenditoriale della Confindustria francese, NdT], "i mercati trattano la Francia come una piccola Germania, mentre [in realtà] è un’Italia in grande". A partire dall'anno prossimo, la Francia diventerà il primo stato emettitore di debito all’interno dell’Unione Europea, togliendo all’Italia una corona, che in realtà sembra più un cappello d’asino. Nelle prossime settimane, la crescita francese risulterà al di sotto delle stime di bilancio. Ciò richiederà di trovare nuove entrate (ma come potremmo aumentare ulteriormente la pressione [fiscale]?) o di incidere sulle spese dello Stato. Vedendo la popolarità del governo Ayrault sciogliersi come neve al sole, la sua capacità di attuare riforme in contrasto con la sua ideologia e respinte parecchie volte può essere messa in discussione. Se lo sostituisce un "Monti", come reagiranno i nostri sindacati, la nostra amministrazione e i nostri politici? Riformare l’Italia è difficile. Riformare la Francia potrebbe esserlo ancora di più.

giovedì 11 ottobre 2012

Il business dei siti per incontri

Pubblicato in Francia l'8 ottobre 2012
Traduzione di Claudia Marruccelli
Un fenomeno è globale, partito ovviamente dagli Stati Uniti, ma che ha colpito anche l'Europa nei primi anni 2000. Attualmente il mercato degli incontri online supera più di 500 milioni di euro di fatturato nonostante la crisi economica. In effetti, il 30% dei single europei considera Internet un sistema promettente per incontrare qualcuno e il 54% di loro ha già sperimentato i siti di "dating" (incontro in lingua inglese).

I Nordamericani sono più forti degli Europei
Se i siti europei sono frequentati, incontrano ancora difficoltà rispetto ai giganti del Nord America. Il francese Meetic, leader in Francia, Italia e Spagna, che nel corso del 2009 aveva acquistato la filiale europea di Match, è stato venduto lo scorso anno allo stesso americano Match.com .
I siti tedeschi sono i più frequentati, come FriendScout24, leader nella regione Renana, o Parship che si è creato un mercato di nicchia, mettendo in contatto le persone per affinità, basandosi su un questionario molto completo. Il leader nel mercato del Regno Unito comunque è il canadese "Plentyoffish" ("pieno di pesci", sottinteso da pescare) e negli Stati Uniti spicca "adultfriendfinder" che domina alcuni mercati europei come il Belgio o l'Olanda.

Obiettivi sempre più precisi
L'offerta in materia d’incontri tende a essere segmentata e le ricerche sono sempre più mirate alle affinità. Chiaramente, ci si rivolge verso siti dedicati a chi condivide la stessa origine geografica o religione. Ad esempio, in Francia, il sito mon.bled.com  si rivolge ai nord-africani in cerca di anima gemella. Le "tribù" però sono molto numerose e si cerca di incontrare persone che votano come te, che sono appassionate di calcio o di prodotti bio.
C'è anche un intero business che circonda il mercato degli incontri. Si moltiplicano i servizi connessi, come blog di consigli e forum di discussione con esperti o sessioni tenute da personal trainer. Inoltre, coloro frequentano i siti d’incontri devono essere certi della riservatezza dei propri post. Da qui lo sviluppo di procedure di sicurezza dei dati, per contrastare le pratiche senza scrupoli di alcuni utenti o operatori. Si assiste anche la proliferazione di codici etici.

Gli olandesi felici, i norvegesi fiduciosi
Se crede a uno studio del sito Parship, i cui dieci milioni di membri provengono da 14 paesi diversi, gli olandesi sono i single più felici in Europa, dove, si ritengono soddisfatti della propria situazione solo il 46% dei "single". Al contrario, gli inglesi e i tedeschi sembrano essere i più frustrati. Ma, attenzione, le ragazze non sposate si ritengono più soddisfatte degli uomini. Con l'eccezione della Spagna.
Quanto ai norvegesi, sono i più fiduciosi, dato che, il 46% dei single sono sicuri di trovare la loro metà entro due anni. Al contrario, solo il 18% dei britannici ha questa speranza. Si tratta probabilmente di una questione di fiducia, visto che, quasi un terzo dei non sposati inglesi non si sentono abbastanza belli da poter sedurre!
Classifica 2011 dei siti per incontri

L’aspetto fisico continua ad avere la sua importanza
In Austria e in Germania, i single maschi sognano una compagna di cinque o sei anni più giovane di loro, e tengono in gran considerazione l’aspetto fisico. Quanto alle donne, sono solo le inglesi che non danno grande importanza alla bellezza, solo il 12%  adotta questo criterio contro il 31% in media. Mentre i francesi, gli spagnoli e gli italiani si dicono molto esigenti in fatto di bellezza! Per contro i tedeschi danno importanza soprattutto all'onestà e all'etica ... Per quanto riguarda il ruolo della donna, i campioni di emancipazione femminile sono gli scandinavi: i siti d’incontri gratuiti per le ragazze che hanno cercato di stabilirsi nel paese sono stati un flop, laggiù questo tipo di discriminazione è un insulto! Lo studio rileva inoltre che gli irlandesi, inglesi, svizzeri e anche i francese hanno mantenuto una visione tradizionale del ruolo della donna nel matrimonio.

"Parlami un po' di te" - "Ho riassunto la mia vita su un blog, eccoti il link!" - "Sono proprio curiosa di leggerlo" - "(due ore più tardi) Che strano non è più online e non riesco a contattarla ..."

I soldi non sono un problema
La questione della situazione finanziaria del partner che si cerca non è affatto essenziale nei Paesi Bassi, Germania e Irlanda, dove le qualità più apprezzate sono l’umorismo e la socialità. Tuttavia, gli italiani o le italiane sembrano molto più materialisti. Per quanto riguarda la Danimarca, sono proprio degli avventurieri, poiché il 37% dei single sono pronti a lasciare la famiglia, la casa, gli amici, per unirsi con l’anima gemella.
In tutta Europa, la maggior parte dei single cerca una relazione stabile, gli irlandesi sono di gran lunga i più "dipendenti" dal matrimonio. Al contrario, un terzo degli uomini italiani ammette di cercare un semplice flirt ...
Sono in Austria, Germania e Irlanda i single che dicono di aver vissuto le più lunghe relazioni. Questo non è il caso della Francia, dove il 35% dei single dice di non aver mai avuto una storia seria.

lunedì 8 ottobre 2012

Mario Monti, bis repetita?

Monti bis

di Marcelle Padovani
Pubblicato in Francia il 4 ottobre 2012
Traduzione di Claudia Marruccelli

Il premier tecnico ha dichiarato di essere disponibile a un secondo mandato. Una prospettiva che piace molto ai centristi italiani.


Paradossi della politica italiana: si parla con un’inaspettata passione del "post-Monti", mentre il premier sembra essere ben ancorato a Palazzo Chigi. E se ne parla come di un "Monti bis", anche se le elezioni si terranno solo a fine a marzo o inizio aprile. Non solo, se ne parla anche come di un nuovo futuro “governo tecnico", mentre nessuno sa se dalle urne emergerà una chiara maggioranza, o se ci sarà la possibilità che emerga un leader incontestato, membro di un partito politico che non sarà sostenuto da una netta maggioranza..
Anche se ci siamo ormai abituati al "machiavellismo" della penisola, la situazione lascia un po’ sconcertati. Tecnico elegante, ben noto negli ambienti internazionali come esimio docente di economia europeo, Monti ha preso il controllo della nave italiana poco prima che andasse a sfracellarsi sugli scogli della crisi finanziaria, della crisi della liquidità e della crisi totale della sua credibilità internazionale.
E’ subentrato al governo dopo due decenni di Berlusconi e della sua filosofia spensierata che fino a solo un anno fa faceva dire al Cavaliere: "Crisi? Ma quale crisi? Non si trova un posto libero sugli aerei e i ristoranti sono sempre pieni. "Meno di un mese dopo, costui finisce diritto nella pattumiera della storia.


Centristi escaLe speculazioni sul "dopo Monti" e sul "Monti bis" sono iniziate venerdì scorso, quando "super Mario", in visita a New York, ha manifestato la sua volontà di continuare a servire l'interesse pubblico, "se ve ne fosse bisogno". La dichiarazione serve a rassicurare i mercati, così come le ambasciate europee, non vi è ombra di dubbio. L'idea è di far capire loro che la sua politica esemplare di rigore, la sua caccia agli evasori fiscali e la lotta contro la corruzione, a capo dello “strano governo” fatto da soli tecnici non verrà sepolta nei primi mesi del 2013 ...
Non ci è voluto molto che certi politici italiani denominati "centristi" siano partiti allo sbaraglio, annunciando il loro appoggio incondizionato al futuro governo "Monti bis", da cui sperano probabilmente di trarre qualche beneficio. "Si aggrappano alla scialuppa di salvataggio Monti per evitare il naufragio", ha scritto il direttore del "Corriere della Sera": Pierferdinando Casini con l’UDC, assieme a Gianfranco Fini, ex leader di Alleanza Nazionale e il leader del movimento "Italia Futura", che altro non è che Luca Cordero di Montezemolo, presidente della Ferrari e un tempo anche della Fiat.
Questi centristi "alla Bayrou" hanno colto al volo l'occasione per cercare di allentare i bulloni di una legge elettorale che spinge al bipolarismo e schiaccia gli outsider. Lo scopo di questi centristi "montiani" non è solo quello di dimostrare che "Monti non è un incidente storico", o di trasformare il capo del governo "tecnico" in "politico", ma soprattutto di evitare che alle prossime elezioni legislative, il Partito Democratico di Pier Luigi Bersani faccia razzia nella maggioranza relativa, come suggerito dalla maggior parte dei sondaggi.


Anticomunismo di baseLa dichiarazione rilasciata a New Yourk da Mario Monti ha risvegliato quindi il sogno centrista e ha incoraggiato chi desidera una "Terza Repubblica". Ma soprattutto, ha ricordato che in Italia, come analizzato benissimo dall’editorialista di "Repubblica", l'ostracismo anticomunista non ha mai cessato di esistere.
Tutta la storia del dopoguerra è stata caratterizzata dall' "anomalia" della presenza del più forte Partito Comunista occidentale che ha interpretato il ruolo di opposizione nell'egemonia democristiana: la DC governava, il PC era all’opposizione. Fino a quando il PC non è diventato anch’esso forza di governo a livello locale e regionale, e la caduta del muro di Berlino  ha fatto supporre che l'anti-comunismo fosse morto con il comunismo sovietico.
Ma non era così. Ha continuato a essere sfruttato da Silvio Berlusconi, consentendogli di consolidare il suo potere. Oggi, eccolo resuscitato dai "centristi" che, al fine di evitare che la Presidenza del Consiglio passi a sinistra (tra i "comunisti"), sono disposti a sostenere e difendere il governo ossia sponsorizzare un governo "tecnico" che servirà in realtà a mantenere le forze di destra al potere.
Ma, questi amici centristi di Monti, desiderosi di fagocitarlo, devono anche prendere in considerazione un bel po' di liberali e semplici democratici che in ultima analisi pongono la domanda chiave: a cosa serve andare a votare la prossima primavera, se sappiamo già che questo voto non servirà a nulla, e in ogni caso a non nominare un nuovo governo, che sarà assegnato in "automatico" a un estraneo non eletto che in nessun caso vuole sporcarsi le mani con la politica? Il problema è più grave di quanto si pensi.

venerdì 5 ottobre 2012

In pericolo il progetto Erasmus al Parlamento Europeo

Le parlement européen agite le spectre de la mort d'Erasmus

di Renaud de Chazournes e Florian Tixier
Pubblicato in Francia il 04/10/2012
Traduzione di Claudia Marruccelli

Nonostante il suo successo tra gli studenti duri da oltre un quarto di secolo, la mancanza di fondi forse condannerà il progetto Erasmus alla sua scomparsa. Come altri programmi europei, il suo futuro dipende esclusivamente dalla buona volontà dei governi dell'Unione europea.
Per Alain Lamassoure, presidente della Commissione per i bilanci del Parlamento europeo, senza un aumento dei finanziamenti del bilancio dell'UE il futuro di Erasmus è condannato: Il Fondo sociale europeo è insolvente dall'inizio del mese e non può eseguire i previsti rimborsi agli stati membri. La prossima settimana sarà il turno di Erasmus e alla fine del mese, il programma per la ricerca e l’innovazione terminerà i fondi". In questi tempi di austerità fiscale, i governi europei hanno limitato la spesa dell'UE per il 2012 a 129 miliardi di euro, ossia 4 miliardi in meno rispetto alle richieste della Commissione e del Parlamento europeo. Evidenziando le drammatiche conseguenze di questa riduzione di bilancio per il futuro del programma Erasmus, Alain Lamassoure, che è tutt'altro che ingenuo, sa di colpire un punto sensibile per molte famiglie in Europa. Si tratta di uno strumento efficace di comunicazione di massa, che riguarda centinaia di migliaia di studenti europei, che con l'aiuto del programma Erasmus saranno in grado di proseguire gli studi negli anni a venire fuori dei confini nazionali. Con questo segnale d’allarme l'eurodeputato francese prepara il terreno al Commissario per il bilancio, Janusz Lewandowski, che a breve presenterà un bilancio rettificativo per chiedere agli Stati di riconsiderare la loro decisione di ridurre il loro contributo per l'UE.

L'entusiasmo resta
Erasmus attira sempre più studenti ogni anno. Per l'anno accademico 2010-2011, sono stati 218.266 gli studenti europei che hanno potuto beneficiare, per la durata di un semestre o due, di un posto all'estero presso una struttura associata al proprio istituto scolastico. Un entusiasmo confermato nel corso degli anni, come ha rilevato l'anno scorso Androulla Vassiliou, Commissario europeo per l'istruzione, la cultura, il multilinguismo e la gioventù. Il programma Erasmus è uno dei più grandi successi dell'Unione europea, il più noto e il più accessibile tra i programmi di finanziamento europei. Erasmus è il programma di scambio studentesco che ha riscosso maggior successo al mondo". Dal lancio del programma nel 1987, il numero dei giovani europei che hanno preso parte ogni anno al programma è aumentato di oltre 65 volte. In tutto, sono più di 2 milioni di studenti che hanno potuto usufruire in 25 anni di questa forma di scambio tra studenti e docenti nelle varie università europee.


Un sostegno che si assottiglia
L'UE spende, in media ogni anno, tra 400 e 450 milioni di euro per finanziare il progetto Erasmus. E l'Unione Europea sperava di portare a cinque milioni gli studenti e gli insegnanti beneficiari tra il 2014 e il 2020. Per questo aveva previsto un aumento del 70% dei rimborsi Erasmus: “Il bilancio attuale è già di per se insufficiente per tutti gli studenti che desiderano beneficiare del programma. Erasmus non è mai stato così popolare e mi impegno a destinare maggiori risorse per il futuro " questo ha dichiarato e promesso il commissario Vassiliou. La crisi economica e del debito ha sconfitto i suoi impegni. Il problema è, per il momento, tentare di salvare Erasmus. Il programma infatti, già da qualche anno non aveva più i mezzi per poter portare avanti le proprie ambizioni. Gli aiuti concessi dall'Unione europea agli studenti Erasmus ammontano, in media, a 254 euro al mese (media degli anni 2009-10). Un importo che negli anni si è sempre più assottigliato. L'equazione è semplice: con sempre più studenti, ma con meno fondi, il calo è stato inevitabile. E questo non potrà che accentuarsi, perché se la Commissione europea ottiene finalmente un aumento del bilancio, può salvare Erasmus, ma il suo bilancio probabilmente subirà dei contraccolpi. E le dichiarazioni entusiastiche del Commissario europeo per l’Erasmus e la necessità di incoraggiare un maggior numero studenti a formarsi all'estero non cambieranno nulla.


La Spagna resta il paese preferito
Ogni anno, più di 30.000 Francesi proseguono gli studi in un altro paese. Nel corso degli ultimi due decenni, sono stati i francesi i più numerosi ad andare all'estero con Erasmus (15,24% del totale degli studenti), seguito da vicino da tedeschi (15,21%) e dagli spagnoli (14.02%). Questi quattro paesi rappresentano oltre il 50% degli studenti che ricevono il buono Erasmus per studiare all'estero o sotto forma di stage. Sarà forse l’influenza del film cult di Cédric Klapisch “L'appartamento spagnolo”. Resta comunque il fatto che la Spagna è il paese che ha attirato la maggior parte degli studenti (35.389), seguiti dalla Francia (26.141) e dal Regno Unito (22.650).