lunedì 11 giugno 2012

Hollande contro la Merkel punta sul jolly italiano


Face à Merkel, Hollande mise sur le joker italien


diAriel Dumont

Mario Monti, Angela Merkel e François Hollande

Rafforzare le relazioni bilaterali tra Francia e Italia, preparare il mini-vertice che si terrà il 22 giugno a Roma tra le quattro maggiori economie europee, discutere della Spagna, della Siria e delle relazioni con gli Stati Uniti dopo le dichiarazioni del presidente Obama. È per parlare di tutto questo che François Hollande incontrerà Mario Monti il 14 giugno a Roma.
Il Presidente della Repubblica francese incontrerà anche il suo omologo italiano Giorgio Napolitano, la cui influenza non ha smesso di aumentare da quando ha abilmente costretto Berlusconi alle dimissioni lo scorso dicembre .
Secondo gli italiani, l’incontro sarebbe stato chiesto dall’Eliseo. Indiscrezione confermata da fonti secondo le quali l’incontro con l’ex Commissario europeo sarebbe essenziale per François Hollande.
In primo luogo perché Mario Monti è riconosciuto sulla scena internazionale per la sua esperienza riguardo gli affari europei.
Inoltre, il Presidente del Consiglio italiano è considerato un interlocutore molto attendibile dopo essere riuscito ad attuare le riforme necessarie alla ripresa economica della penisola.

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Eurobond per la crescita
A cominciare dalla lotta all’evasione fiscale che ha già portato 13 miliardi nelle casse dello Stato. Quindi l’innalzamento graduale dell’età pensionabile e infine la riforma per rendere più flessibile il mercato del lavoro.
“Mentre la Francia potrebbe diventare il prossimo bersaglio dei mercati, François Hollande vuole sicuramente incontrare Mario Monti per discutere delle sue strategie per il risanamento [economico]”, sostiene un’altra fonte vicina a Palazzo Chigi.
Secondo Roma, il Presidente francese e il capo del governo italiano discuteranno dei metodi per combattere la crisi, e soprattutto degli Eurobonds, inizialmente presentati come uno strumento per condividere il debito [a livello europeo].
Ma secondo Francois Hollande e Mario Monti, che ne hanno già discusso, dovrebbero invece “essere utilizzati per il risanamento che deve garantire la crescita e la creazione di nuovi posti di lavoro”, come ha sottolineato Bernard Cazeneuve, ministro degli Affari Europei, in un’intervista al quotidiano di Fiat, “La Stampa”.
Angela Merkel e Mariano Rajoy

Un’unione bancaria europea
Per quanto riguarda il tema scottante delle banche spagnole, altra voce all’ordine del giorno del vertice del 14 giugno, l’idea di François Hollande sarebbe di “trovare una soluzione alla crisi bancaria spagnola, senza aumentare ulteriormente il deficit di bilancio della quarta economia della zona euro”, come ha spiegato Laurent Fabius ieri pomeriggio a Roma.
Il ministro degli Esteri francese ha parlato anche della creazione di un’ “unione bancaria europea” da attuare attraverso un sistema comune di sorveglianza.
Dobbiamo trovare dei meccanismi affinché i Paesi maggiormente in crisi non siano più soggetti a pressione”, ha detto Laurent Fabius. Il suo omologo italiano Giulio Terzi, nel frattempo, ha confermato che “sono attualmente in corso dei negoziati sulla crescita e la solidità del sistema finanziario e che a Bruxelles è stato già proposto il tema dell’unione bancaria”.
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Tre “Presidenti” contro una Cancelliera
Dopo questo primo incontro bilaterale, Francois Hollande sarà di nuovo a Roma il 22 giugno per partecipare ad un mini-summit quadrilaterale.
La Spagna inizialmente non era stata invitata a questo incontro, organizzato per consentire a Mario Monti, Francois Hollande e Angela Merkel di trovare una posizione comune in vista del vertice UE del 28 giugno sulla crescita.
Mariano Rajoy non avrebbe gradito di essere stato messo da parte. Poiché questo affronto ha fatto il giro delle prime pagine dei media spagnoli, Mario Monti, da buon diplomatico, avrebbe immediatamente spedito un invito a Madrid.
L’onore è salvo per il Presidente del governo spagnolo. Bisognerà vedere se tre presidenti, della Repubblica, del Consiglio e del Governo riusciranno a contrastare una Cancelliera che può contare su un’economia florida.
François Hollande ha dalla sua il vantaggio di una legittimità democratica molto recente. Vantaggio che aumenterà, se rafforzato da un successo della sinistra francese alle elezioni legislative.

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