mercoledì 8 agosto 2012

François Hollande, “l’amico francese” degli italiani

François Hollande, "l'ami français" des Italiens

Di Marcelle Padovani
Pubblicato in Francia il 31 luglio 2012
Traduzione di Claudia Marruccelli per Italia Dall'Estero



Nell’immaginario italiano, il capo di stato francese sta diventando sempre più l’uomo del “nord” che ha a cuore gli interessi dei popoli del “sud”

François Hollande sta conquistando gli italiani. I media lo descrivono come un “amico” dell’Italia, dell’euro e dell’Europa, e questo basterebbe a renderlo simpatico. Ma ha un atteggiamento talmente anti Merkel, anti Sarkozy e anti “Merkozy”, che gli italiani si sentono portati a rivedere l’opinione che avevano avuto durante la campagna presidenziale a proposito della sua eccessiva “morbidezza” e “indecisione”.
Nell’immaginario italiano François Hollande sta diventando sempre più l’uomo del “nord” che ha a cuore gli interessi dei popoli del “sud”, italiani, spagnoli, greci, ingiustamente disprezzati dalla Germania e dai suoi alleati di Finlandia e Olanda. E’ la prima volta dall’epoca Mitterrand che si verifica una simile osmosi tra l’umore dell’opinione pubblica e le sensazioni dei politici.



Antagonismo convergente

La prima conseguenza è che Mario Monti, sostenitore convinto del liberalismo, tecnico privo di qualsiasi simpatia verso il socialismo, si sente a proprio agio con il presidente francese. Chissà se prima o poi “Super Mario” si convincerà che le idee “tecniche” permeate di “conservatorismo sociale” non sono le uniche valide nel mondo capitalistico occidentale? Chissà se, pur avendo i due presidenti radici ideologicamente così contrapposte, non possa prevalere il sentimento comune di interesse nazionale ed europeo, che per una volta coincidono alla perfezione?


Superata l’epoca berlusconiana?
Tutti gli italiani considerano François Hollande all’origine nella recente inversione di marcia della Germania, che è sfociata nella dichiarazione della cancelliera “Faremo di tutto per proteggere l’Euro” e nella richiesta di rispettare le decisioni concordate in occasione del vertice del 28 e 29 giugno, che doveva prendere le difese delle banche spagnole contro la speculazione e dello stato italiano contro le variazioni ingiustificate dello spread.
Tutti pensano che il suo appoggio al presidente della BCE, Mario Draghi, rischia di essere decisivo per trascinare l’Europa e l’euro fuori dalla grave crisi che li sta sconvolgendo.Tutti si rallegrano della fine dell’asse Parigi-Berlino, così rigido da sembrare un direttorio. La Repubblica ha scritto “E’ merito del presidente francese”, mentre il Corriere della Sera si dice lieto che François Hollande abbia riconosciuto pubblicamente che l’Italia ha fatto tutto il possibile per tornare in carreggiata dopo gli anni disastrosi del lassismo berlusconiano. Persino i (piccoli) avatar della vita privata del presidente francese sono stati visti con indulgenza dagli italiani: il fatto che Hollande sia circondato da una ex moglie e dall’attuale compagna, entrambe ambiziose e moderne, è un po’ diverso, bisogna dirlo, dalle vicende di culi, vergini, minorenni, subrettine e escort di ogni tipo che hanno caratterizzato il “ventennio” berlusconiano.


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