di Paola Genone
Lucio Dalla a Sanremo |
Lucio Dalla avrebbe compiuto 69 anni il 4 marzo. E 'stato uno dei cantanti più appassionati d’ Italia, un musicista e un improvvisatore di grande talento, un clarinettista, un pianista, autore di canzoni che colpivano al cuore - Futura, Caruso, Caro amico ti scrivo ... - Un artista che non ha mai ceduto alla banalità.
Era atteso a Parigi all'Olympia il 13 marzo ... Avrebbe davvero voluto cantare di nuovo in Francia, dopo una lunga serie di tournée, tra cui quello recente, la notte scorsa a Montreux. Giovedì mattina, è morto, ma non finirà sotto terra, ne’ si vedrà scritto “RIP” sulla sezione commenti di uno dei suoi video che stanno invadendo il Web: Lucio Dalla ha vissuto senza sosta e non aveva alcun desiderio di riposare. Fino a questo improvviso attacco di cuore, che lo ha portato via: "Per noi, è sempre qui!" ha detto, ancora sotto shock, il presidente della Repubblica Giorgio Napolitano.
Lucio Dalla e Francesco De Gregori |
Lucio Dalla rappresentava quella Italia di cui le persone di ogni età e classe sociale erano orgogliosi. Soffocando le lacrime, Olen Cesari, violinista e compositore eccezionale che ha collaborato con il maestro dal 1997, ha detto: "Non riesco a capire ... ho parlato con lui venerdì, stava proprio bene! E 'stato il genio della musica italiana: l’ho visto scrivere delle cose meravigliose in dieci minuti, al ristorante, davanti a un piatto di pasta. La sua padronanza della musica era tale che non ha mai voluto fare le cose con troppo anticipo per, paura di diventare troppo commerciale, semplicistica. Anche quando si è esibito davanti al Papa, ha preso il clarinetto e accompagnato da Michel Petrucciani al pianoforte, ha improvvisato una versione inattesa ma stupenda di “You’ve Got a Friend ". Il violino di Olen Cesari, nell’ultimo album di Lucio Dalla “Work in progress”, (registrato assieme a Francesco De Gregori, altra grande voce italiana), parla più delle parole del musicista sbigottito al telefono.
Lucio Dalla, nato a Bologna, è morto a Montreux, una scorciatoia di questa passione che dedicava al jazz. Bologna, città dei locali notturni pieni di fumo, così bene narrata dai film di Pupi Avati, culla del jazz italiano. Montreux, capitale europea della musica blues, sede di uno dei più prestigiosi festival internazionali. Simboli perfetti, Bologna e Montreux ... Lucio Dalla li ha amati. A noi restano tutte le sue canzoni, come tanti capolavori: Com’è Profondo Il Mare, L'ultima luna ... E il ricordo di Lucio Dalla impresso nel profondo dei nostri occhi, menestrello d'Italia che se ne va.
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