mercoledì 4 luglio 2012

Crisi in Italia: le ricette del professor Monti stanno per fallire?



L’Italia, terza economia della zona euro, è il prossimo obiettivo dei mercati? Mentre il Presidente francese Francois Hollande e il premier italiano Mario Monti hanno fissato un incontro giovedì 14 a Roma, per gettare le basi del rilancio della crescita in Europa e fermare la crisi del debito della zona euro, l’Italia è di nuovo direttamente minacciata dai mercati. Come spiegare questo fenomeno? Ecco alcune risposte.
Mario Monti al vertice europeo nel 2011
Perché l’Italia è nella tormenta?
Il problema numero uno di Roma è l’enorme debito pubblico. Ammonta a più di 1.900 miliardi di euro, ovvero circa il 120% del suo PIL. Solo la Grecia registra un deficit pubblico più elevato. Per colmare questo enorme debito, l’Italia è costretta a chiedere denaro in prestito. Ma il tasso di interesse dipende dalla salute economica del Paese, e in particolare dal livello del suo debito. La minore fiducia da parte degli investitori nella capacità dell’Italia di rimborsare il suo debito corrisponde ad un aumento dei tassi di interesse.
E’ quello che è successo mercoledì 13 giugno: certo, il Paese è stato in grado di mettere da parte 6,5 miliardi di euro in un anno, ma con tassi di interesse in netta ascesa, al 3,97% contro il 2,34% dell’ultima analoga operazione  l’11 maggio. Lo spread, cioè la differenza tra il tasso dei titoli italiani e quello dei titoli tedeschi, ha superato i 490 punti, differenziale raggiunto quando Silvio Berlusconi era ancora in carica, come scrive Libération.  E la situazione si ripete giovedì’ mattina, quando il Tesoro italiano ottiene in prestito 3 miliardi di euro in titoli di stato a tre anni ad un tasso del 5,30% contro il 3,91% del 14 maggio. Sui suoi prestiti a lungo termine, i tassi hanno superato la soglia simbolica del 6%.
È questo il meccanismo che ha soffocato la Spagna. Madrid ha avuto maggior difficoltà nel chiedere prestiti a tassi ragionevoli e quindi a sostenere il suo settore bancario, appesantito dalla crisi immobiliare. Gli spagnoli si sono trovati di fatto esclusi dai mercati. Questo è il motivo per cui Madrid è stata costretta ad accettare, sabato 9 giugno, un aiuto europeo per ricapitalizzare le banche spagnole per la somma di 100 miliardi di euro.

Il minisummit europeo del 14 giugno
Quali sono le soluzioni offerte da Monti?
L’ex Commissario europeo e docente di economia ha preso il posto al governo di Silvio Berlusconi, che si è dimesso nel mese di novembre 2011. Il suo progetto economico per l’Italia: una severa cura di austerità finalizzata al risparmio di 30 miliardi di euro. Misure che si aggiungono a due piani di tagli da 60 miliardi di euro adottati nel luglio e settembre scorsi. Mario Monti affronta la riforma delle pensioni ammorbidendo il rigore dei risparmi. L’austerità include anche i tagli della spesa pubblica, l’aumento della tassazione immobiliare, nuove tasse (sui carburanti, beni di lusso, le attività finanziarie svolte all’estero…) nuove imposte e inasprimento nella lotta contro l’evasione fiscale.
I taxi, le farmacie, i trasporti pubblici locali, le pompe di benzina, le libere professioni, le assicurazioni, le banche… è stato adottato anche un piano globale per liberalizzare l’economia, e numerosi settori si sono aperti alla concorrenza. E’ stata approvata una riforma del mercato del lavoro per ammorbidire le regole. Mario Monti porta avanti anche misure per rilanciare l’economia. Risultato: l’Italia ha riportato il suo deficit pubblico al 3,9% del PIL nel 2011 contro il 4,6% registrato alla fine del 2010, grazie ai suoi piani di austerità. Il bilancio italiano risulta in avanzo primario (senza contare i pagamenti di interessi sul debito pubblico).
Il premier Monti e il presidente Hollande
Perché questo non basta?
La crisi del debito in Europa, assieme ai tre piani di austerità adottati  in meno di sei mesi nel 2011, hanno avuto una conseguenza: l’arresto della crescita. L’Italia è entrata in recessione nel quarto trimestre del 2011 con una flessione del PIL dello 0,7% dopo il calo dello 0,2% nel terzo trimestre. E il 2012 conferma la recessione: nel primo trimestre, il PIL è calato dello 0,8%. Una diminuzione del 1,4% del PIL in un anno, secondo i dati dell’ Istat.
I settori più colpiti sono l’edilizia (-3,2%), l’industria (-1,6%) e i servizi (-1%),  secondo il quotidiano Le Figaro. E l’intera attività economica italiana viene rallentata. Il consumo è calato dello 0,6% nel primo trimestre rispetto al trimestre precedente, gli italiani stringono la cinghia a causa degli aumenti delle tasse e la disoccupazione record, che supera la soglia del 10%. Effetto domino: nello stesso periodo, gli investimenti sono diminuiti del 3,6%, le importazioni sono precipitate del 3,6%, e anche le esportazioni sono diminuite del 0,6%. Tuttavia, questa politica di austerità potrebbe essere ulteriormente rafforzata. Le famiglie italiane fanno crollare la domanda, alimentando la disoccupazione e il calo dei consumi.Un circolo vizioso che si tradurrebbe in minori entrate fiscali e quindi un nuovo pacchetto di misure di austerità.
Per riportare  tutti questi indicatori fuori dalla zona rossa, il Presidente del Consiglio italiano chiede altre misure volte a promuovere la crescita all’interno dell’Unione europea. “Una condizione importante per arginare il contagio [della crisi del debito] consiste nel lavorare sul fattore crescita per l’UE prima del Consiglio europeo del 28 e 29 giugno” ha dichiarato Mario Monti l’8 giugno.


Perché l’Italia non è nella stessa situazione della Grecia, o della Spagna?
Dopo Grecia e Spagna, il rischio di un effetto domino sull’Italia non è ancora in vista. Anche se il Paese è bersaglio dei mercati,  Mario Monti ha spazzato via martedì sera a Berlino ogni idea di piano d’aiuto ” anche in futuro” e ha assicurato che il suo Paese “non è fragile”, vantandone i meriti. Il capo del governo italiano ha sostenuto che il debito delle famiglie italiane è basso e che il Paese dispone di un solido tessuto fatto di piccole e medie imprese.
Il deficit pubblico della Penisola, ben al di sotto della media europea, dovrebbe scendere all’ 1,7% quest’anno; il Paese si avvicinerebbe ad un bilancio in pareggio entro il 2013, mentre le banche sono per lo più “stabili”, ha ancora sottolineato agli eurodeputati mercoledì. Da parte sua, il ministro delle Finanze tedesco, Wolfgang Schäuble, sembrava assolutamente convinto. Incaricato di complimentarsi con Mario Monti a Berlino, ha giudicato che è “il leader giusto al posto giusto, al momento giusto”. Wolfgang Schäuble ha inoltre assicurato che l’Italia vedrà una ripresa economica il prossimo anno, a condizione che non si discosti dalla sua politica di riforme e di rigore.
Un altro aspetto rassicurante per Roma: le banche italiane non sono aggravate da una bolla immobiliare, a differenza della Spagna. Ma La Tribune ha scritto che le “condizioni sembrano mature  perché prima o poi scoppi l’incendio” in Italia. Dal 2010, i mercati stanno testando gli Stati della zona euro uno a uno, l’infezione non è quindi da escludere.

Nessun commento:

Posta un commento