Di Ariel F. Dumont
Pubblicato in Svizzera l'8 ottobre 2012
Traduzione di Claudia Marruccelli per Italia Dall'Estero
Solo quattro strade su cento sono dedicate al gentil sesso nel paese dei nostri vicini. Una docente di geografia protesta contro la mancanza di visibilità e si rivolge alle autorità.
Un paradosso, perché al di là delle Alpi, gli uomini italiani sono piuttosto noti per la loro predilezione per le donne donne. A modo loro però. Vale a dire, senza dare loro troppo spazio, e soprattutto visibilità. La riprova sono i risultati dello studio pubblicato dal gruppo Facebook "Toponomastica femminile", che ha fatto un censimento dei nomi delle strade italiane. Le cifre parlano da sole: solo quattro strade su cento sono dedicate al gentil sesso. E non è tutto: la priorità va alle sante e alle beate, alle martiri e, in ultimo, alle rappresentanti della nobiltà come la Regina Margherita.
Un esempio? A Roma, solo 336 strade su 14.270 portano un nome di donna, tra cui 142 sono dedicate a sante e altre figure femminili del calendario gregoriano. Inaccettabile per Maria Pia Ercolini, professore di geografia della scuola media superiore a Roma, che ha deciso di prendere le cose in mano. "Qualche tempo fa, una studentessa mi ha chiesto: “Perché non siamo mai citate nei nomi delle strade? Quel giorno, nella mia testa è scattato qualcosa", ricorda Maria Pia Ercolini. Nel mese di gennaio, ha aperto una pagina su Facebook dal titolo "Toponomastica femminile". Obiettivo: censire i nomi delle strade per scendere in campo/partire all’attacco, cifre alla mano.
Da allora, il gruppo ha raccolto più di 4000 iscritti. Approfittando della Giornata internazionale della donna l'8 marzo scorso, il gruppo ha lanciato una massiccia campagna di sensibilizzazione proponendo l’intitolazione di tre strade a delle donne. "Abbiamo chiesto al Parlamento di assegnare nomi femminili alle strade dei nuovi quartieri." Parallelamente, Maria Pia Ercolini e i cuoi compagni di viaggio, hanno contattato vari consiglieri municipali italiani. "Alcuni sono rimasti sorpresi e hanno detto di non essersi mai accorti di nulla e oggi sono disposti a far cambiare le cose. Staremo a vedere ... ", dice Maria Pia.
Pressione sui politiciDurante il fine settimana, il gruppo ha organizzato una conferenza a Roma. E’ l’opportunità per parlare della pressione che intendono fare sulle collettività locali "affinché i nomi di tutte le aree urbane siano equamente distribuiti tra uomini e donne, al fine di eliminare il lato sessista che caratterizza l'attuale sistema."
To be continued ...
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