giovedì 15 novembre 2012

Italiani che circolano su auto italiane ma con targhe bulgare

Ces Italiens qui roulent avec des plaques bulgares

Di Alexandre Lévy
Pubblicato in Francia il 5 novembre 2012
Traduzione di Claudia Marruccelli

Per evitare tasse salate e imposte elevate, sempre più italiani immatricolano la propria auto in Bulgaria o in Romania e si moltiplicano i siti specializzati per venire incontro a questa loro piccola truffa.
Non è detto che la Bentley immatricolata a Sofia che è stata vista in centro a Milano sia di proprietà di un nuovo ricco bulgaro un po’ alticcio e nemmeno la BMW coupé di Plovdiv, che sfreccia a 160 km all’ora sulla tangenziale di Roma e infine neanche l’Audi targata Bucarest parcheggiata sotto un palazzo e che ha una sfilza di multe sul parabrezza. Secondo il quotidiano bulgaro 24 Tchassa (24 Ore) sono aumentati gli italiani che hanno capito quanto conviene comprare un’auto di lusso e immatricolarla in Bulgaria o Romania. Tutto ciò per eludere del tutto le tasse e le imposte locali che vengono applicate alle auto di grossa cilindrata. Secondo il giornale, basta osservare le strade di Milano e Roma – in particolare nei centri storici, ormai quasi tutti zona a traffico limitato – per rendersi conto dell’elevato numero di queste auto. “E’ evidente che i loro proprietari non sono ne’ bulgari, ne’ rumeni, ma si tratta di furbetti locali che se ne infischiano del codice della strada” aggiunge 24 Tchassa.




Compagnie locali di leasing si prestano a questo giochetto

Grazie a queste targhe bulgare o rumene, la dolce vita è ancora possibile. I controlli a distanza? A dirla tutta, le multe e tutti i verbali di contravvenzione non arrivano mai fino in Bulgaria, dove si dice comunemente che “è meglio aspettare una lettera che un morto”. A differenza degli altri proprietari d’auto d’oltralpe, gli autori di queste infrazioni non rischiano di perdere punti sulla patente. A meno che, un agente non contesti immediatamente l’infrazione, cosa che è sempre più rara a causa del moltiplicarsi dei sistemi di controllo radar o video.
Siti specializzati sono stracolmi di consigli e trucchi per ottenere questa ricetta magica; seguendo l’esempio di questa “Audi A6 targa bulgara” si trovano auto già immatricolate in Bulgaria in vendita direttamente in Italia. L’annuncio riporta in maniera molto chiara i vantaggi di quest’acquisto. Secondo questi scrocconi, la cosa migliore sarebbe intestare la propria auto all’amichetta bulgara o a un conoscente che risiede nel paese. Oppure, grazie a una rete d’informatori, che pronto cassa, riescono sempre a trovare qualcuno in Bulgaria disposto a dare una mano, precisa 24 Tchassa. A volte sono persino le stesse compagnie di leasing locali che si prestano a questo gioco. Secondo la normativa italiana, i proprietari di auto immatricolate all’estero hanno un anno di tempo per registrare il proprio veicolo nel paese, superato il quale, rischiano da 80 a 318 euro di multa. Ma, visti i vantaggi, tutti preferirebbero correre questo rischio, secondo il giornale bulgaro. “Non ci sono foto” scrive anche 24 Tchassa, o almeno se ci sono non arriveranno mai in Bulgaria …

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