La crise prive les Italiens de vacances sur la Côte
Pubblicato in Francia il 14 agosto
Traduzione di Claudia Marruccelli
Pubblicato in Francia il 14 agosto
Traduzione di Claudia Marruccelli
Il calo presenze è stimato al 12% sulla Costa Azzurra. Motivo principale di questo riflusso ? La recessione che penalizza le partenze per le ferie del ceto medio.
Ma dove sono finiti gli italiani? Anche se da tempo terra di elezione per le loro vacanze, quest’estate ne vediamo pochi sulle nostre spiagge e montagne. Responsabile? La crisi e le misure di austerità avviate dal presidente del consiglio Mario Monti e che colpiscono in pieno le classi medie.
Naturalmente l’Italia resta il maggiore mercato estero della Costa Azzurra e del Principato di Monaco, con circa 1 milione di visite all’anno, ma ora la clientela transalpina non ama più tanto la nostra regione. “Nel primo semestre del 2012, i pernottamenti in alberghi e residence sono calati del 12%”, comunica Eric Doré, amministratore delegato del Comitato Regionale del Turismo in Costa Azzurra. “Questo calo sembra continuare in luglio, e il mese di agosto, di solito scelto dai turisti italiani, e potrebbe essere influenzato da questa perdita”.
Di fatto normalmente nei mesi di luglio e agosto, gli italiani presenti in Costa Azzurra sono 250.000. Il calo pronosticato, per questa estate 2012 sarebbe di 30.000 unità. Quindi il 12% in meno. Questa percentuale si riferisce principalmente al mercato dell’ospitalità, vale a dire alberghi e residence, in cui soggiorna il 35% dei vacanzieri italiani, mentre il 20% preferisce la sistemazione in campeggi, agriturismi, o appartamenti in affitto, e il 45% opta per l’alloggio non commerciale: parenti, amici, seconde case.
Si recupera forse a FerragostoMichel Tschann, presidente del Sindacato Albergatori del dipartimento Nizza Costa Azzurra, ha osservato il fenomeno: “Il calo delle presenze si colloca intorno al 10% nel mese di luglio e probabilmente arriverà al 15% in agosto, periodo in cui, di norma, la percentuale delle presenze italiane è molto importante”, Ferragosto potrebbe quindi sopperire alla carenza di afflusso con le “prenotazioni last minute”.
Anche le seconde case in Costa Azzurra non sono risparmiate dall’assenteismo, gli italiani attualmente devono pagare l’ICI anche per la prima casa in Italia, oltre che in Francia per la seconda. Nonostante tutto questi appartamentini restano il modo migliore per i nostri vicini di trascorrere le vacanze in Costa Azzurra risparmiando parecchio e ospitando anche amici o parenti, penalizzati da oltre un anno dalla recessione , dalla disoccupazione al 11%, dal costo della vita, l’aumento del prezzo del carburante, la pressione fiscale … Un contesto sfavorevole di cui la Federazione albergatori italiani ha stabilito che “sei italiani su dieci non andranno in vacanza quest’estate, di cui tre per ragioni economiche”.
La dolce vita ? Basta !
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